• English
  • Français
  • Deutsch
  • Español
  • Italiano
  • Русский
Tasse sulle criptovalute: devo pagarle e come funziona?

Tasse sulle criptovalute: devo pagarle e come funziona?

Devi pagare le tasse sulle criptovalute? Se hai mai comprato, venduto, scambiato o ricevuto crypto in regalo, molto probabilmente la risposta è sì. Anche se le criptovalute sembrano decentralizzate e libere, l’Agenzia delle Entrate le considera a tutti gli effetti un’attività finanziaria. Ciò significa che ogni guadagno è potenzialmente tassabile. In questa guida vedremo quando nasce l’obbligo fiscale, come il Fisco può sapere dei tuoi wallet e come restare in regola senza stress.


Hai comprato Bitcoin? Ethereum? O magari una crypto con un nome strano? Ora ti chiedi: devo pagare le tasse?

La risposta è: nella maggior parte dei casi, sì. Anche se hai semplicemente “holdato” e poi venduto. E se hai venduto in perdita, non paghi tasse, ma è comunque importante dichiarare la minusvalenza: in Italia puoi usarla per compensare futuri guadagni e ridurre l’imposta.


Perché si pagano le tasse sulle criptovalute?

Lo Stato italiano considera le crypto come attività finanziarie estere, quindi:

  • Le hai comprate a poco e vendute a molto? Hai una plusvalenza, e devi pagarci le tasse.
  • Hai ricevuto crypto come pagamento? È un reddito e va dichiarato.
  • Hai regalato o ricevuto crypto? Può essere soggetto a imposta di donazione in alcuni casi.

Esempi per paese:

  • Italia: Le plusvalenze superiori a 2.000 € annui sono tassate al 26 %. Inoltre, è obbligatorio dichiarare il possesso nel quadro RW.
  • Germania: Le crypto detenute da più di un anno sono esenti da imposta.
  • USA: Le criptovalute sono trattate come proprietà: si applicano le capital gains tax.

Quando nasce l’obbligo di pagare tasse sulle crypto?

Ecco alcuni esempi pratici:

  • Hai comprato 1 BTC a 10.000 € e venduto a 30.000 €: la plusvalenza di 20.000 € è tassabile.
  • Hai ricevuto ETH come pagamento per un lavoro freelance: è un reddito imponibile.
  • Hai scambiato ETH per SOL: lo swap è considerato una cessione e può generare tassazione.
  • Hai usato crypto per pagare un caffè: anche questa è, teoricamente, un’operazione fiscalmente rilevante.

Come fa l’Agenzia delle Entrate a sapere delle tue criptovalute?

Molti exchange (come Binance, Coinbase o Kraken) collaborano già con le autorità fiscali. Inoltre, la blockchain è pubblica e tracciabile: se conoscono il tuo indirizzo, possono monitorare i movimenti.

Dal 2027 entrerà in vigore il Crypto-Asset Reporting Framework (CARF) dell’OCSE, che introdurrà lo scambio automatico di informazioni tra Paesi, simile al CRS già usato per i conti bancari.

Insomma, il controllo fiscale sulle crypto è in costante aumento. Meglio essere preparati.


Come dichiarare le criptovalute e pagare le tasse in Italia?

In Italia, il processo prevede due obblighi principali:

  1. Quadro RW: dichiarazione del possesso di valute virtuali detenute su exchange esteri.
  2. Calcolo delle plusvalenze: se superi i 2.000 € annui, la tassazione è del 26 %.

Se ricevi criptovalute come reddito (stipendio, freelance, mining), dovrai indicarle nel quadro RL (o nel modello Redditi). Per semplificare tutto, puoi usare servizi come Koinly, CoinTracking o Fiscozen (Italia specifico).

💡 Nota: alcuni strumenti, come Koinly, non generano moduli già pronti per l’Agenzia delle Entrate, ma sono molto utili per calcolare plusvalenze e ordinare tutte le transazioni da riportare nel dichiarativo.


Cosa succede se non dichiari le crypto?

Ignorare il Fisco non è una buona idea. Si rischiano sanzioni, interessi e accertamenti. In casi gravi, anche responsabilità penale.

In Italia l’Agenzia delle Entrate ha già avviato controlli incrociati su conti esteri e attività crypto. Anche altri Paesi europei stanno adottando misure simili.


Domande frequenti sulle tasse crypto

Devo pagare tasse se tengo solo le criptovalute e non le vendo?
No. Il solo possesso non genera tassazione. Ma se vendi, scambi o utilizzi, potresti dover pagare.

E se non sapevo di doverle dichiarare?
È consigliabile fare un ravvedimento operoso. Puoi regolarizzare la posizione con sanzioni ridotte.

Posso compensare le perdite con i guadagni?
Sì, le minusvalenze possono essere usate per compensare plusvalenze entro i 4 anni successivi.


Conclusione: sì, le tasse sulle criptovalute si pagano — ma non è così complicato

La cosa importante è non ignorare. Tieni traccia di tutte le tue operazioni: acquisti, vendite, scambi e redditi in cripto. Anche le piccole transazioni possono avere implicazioni fiscali. Strumenti come Koinly ti aiutano a gestire tutto e a calcolare correttamente le imposte. Se hai dubbi o grandi volumi, affidati a un commercialista esperto in cripto.

La cripto è libertà — ma anche responsabilità. Anche con il Fisco 😉